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Zooantropologia Applicata |  SpazioPerNoi

Zooantropologia Applicata

La zooantropologia si differenzia dalle altre discipline che si occupano del rapporto uomo animale perché introduce una nuova partnership con l’animale di tipo relazionale (l’animale “con”) diversa da quella zootecnica di tipo performativo (l’animale “da”).

Non tutti i rapporti con l’animale si svolgono in modo relazionale. Con il termine relazione si intende un dialogo tra l’uomo e l’animale caratterizzato da “reciprocazioni” (donarsi qualcosa) e da “transazioni” (negoziare dei ruoli) fra i due interlocutori, con effetti e contributi che vanno oltre le normali prestazioni derivanti dal semplice utilizzo dell’animale.

La zooantropologia applicata traduce in progetti operativi i principi della zooantropologia teorica per rendere disponibili i contributi referenziali della relazione con l’animale.

In particolare, nella zooantropologia applicata si ricercano due obiettivi di base, il primo favorire gli aspetti relazionali del rapporto con l’animale ed il secondo utilizzare le referenze per apportare benefici per l’uomo, a cui corrispondono due diversi ambiti della zooantropologia applicata:

  • la zooantropologia consulenziale, in cui si perseguono soprattutto gli obiettivi di tipo 1), favorire la relazione, promuovendo la riconoscibilità dell’animale come alterità e il suo ruolo di referente per l’uomo. Tipicamente si occupa di migliorare l’incontro tra l’animale ed il suo proprietario e l’integrazione dell’animale in ambito urbano;
  • la zooantropologia interventistica, in cui si perseguono soprattutto gli obiettivi di tipo 2), utilizzare le referenze per apportare benefici alla persona. Per la zooantropologia la relazione non fa genericamente bene, perché è un evento di interfaccia complesso, cioè il dialogo tra l’uomo e l’animale non avviene su un unico piano, ma può avvenire su piani diversi di incontro-confronto (definiti dalla zooantropologia dimensioni della relazione) che offrono particolari contributi espressivi e di cambiamento. Pertanto, perché si generino benefici per la persona occorre dimensionare la relazione rispetto ai bisogni specifici della persona, ovvero, all’interno della pluralità di dimensioni di relazione attivabili, e quindi dell’ampia collezione di contributi referenziali che possono rendersi disponibili, attivare le dimensioni di relazione che producono contributi referenziali utili per il fruitore e contenerne altre che producono contributi referenziali dannosi.

 

Le aree di intervento più importanti sono:

  • l’area pedagogica che utilizza la referenza animale per favorire processi formativi nel bambino/ragazzo (zooantropologia didattica o didattica con gli animali);
  • l’area co-terapeutica che utilizza la referenza animale per promuovere benessere, integrazione, riabilitazione o coadiuvanza terapeutica (zooantropologia assistenziale o pet therapy).